E' un forum di pubblicazione e di discussione,anche in chiave satirica e umoristica,che abbraccia tutti i temi non solo di attualità ma anche quelli passati. Attraverso il contributo dei "corrispondenti" si cercherà di analizzarne il contenuto nell'ottica di una costante,auspicata e condivisa spinta sociale globale.
Jooble
giovedì 31 gennaio 2008
Charming -beauties
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Nascita della FIP ( Fabbrica Italiana Partiti)
Nel corso di questo mese di gennaio 2008, esattamente il 29, in uno dei giorni di merla, è stato costituita a Roma la FIP , che vuol dire Fabbrica Italiana Partiti, per venire incontro alle numerose esigenze di quanti, disoccupati, inoccupati, sfaccendati, trombati, furbetti, spazzini che non spazzano, cialtroni, pregiudicati con o senza patteggiamento, eccetera, eccetera, intendano mirare al posto fisso in Parlamento, senza alcuna selezione e alla faccia dei fessi.
Gli statuti dei primi partiti , già schematizzati e a prezzi di vero fallimento, hanno le seguenti denominazioni:
-La Cosa Nera
-Nun me' rompe
-Er condominio de sora Lella
-Osteria da Giovino
-Quelli che la tangente
-La monnezza de la Campania
-Quello che è mio è mio, quello che è tuo è pure mio
-Mo' sfascio du vetrine e arraffo tutto
Il Gran Ceppalonese ha promesso ai primi due partiti che andranno a registrarsi una ceppalon-card a disposizione dei componenti degli stessi e una boccetta contenente sostanza non ancora identificata della Campania Vomix, nonostante tutta la buona volontà di De Gennaro da alcuni scambiato per S.Gennaro e in attesa che faccia il miracolo.
Gli statuti dei primi partiti , già schematizzati e a prezzi di vero fallimento, hanno le seguenti denominazioni:
-La Cosa Nera
-Nun me' rompe
-Er condominio de sora Lella
-Osteria da Giovino
-Quelli che la tangente
-La monnezza de la Campania
-Quello che è mio è mio, quello che è tuo è pure mio
-Mo' sfascio du vetrine e arraffo tutto
Il Gran Ceppalonese ha promesso ai primi due partiti che andranno a registrarsi una ceppalon-card a disposizione dei componenti degli stessi e una boccetta contenente sostanza non ancora identificata della Campania Vomix, nonostante tutta la buona volontà di De Gennaro da alcuni scambiato per S.Gennaro e in attesa che faccia il miracolo.
mercoledì 30 gennaio 2008
martedì 29 gennaio 2008
lunedì 28 gennaio 2008
martedì 22 gennaio 2008
lunedì 21 gennaio 2008
venerdì 11 gennaio 2008
giovedì 10 gennaio 2008
mercoledì 9 gennaio 2008
Bassolino e i rifiuti della Campania.
Fino a quando Bassolino & C. pensavano di continuare a vivere di rendita?
Il governatore ( di chi, di che cosa? ) della Campania riteneva di continuare a scaricare su altri le proprie responsabilità sull'annoso problema dei rifiuti in Campania?
Ogni amministratore pubblico che si rispetti, a qualsiasi livello appartenga, ritengo, debba continuamente sottoporre a verifica i comportamenti delle strutture e uomini che gestisce.
Il caso Bassolino è il tipico andazzo di una certa Italietta del "tirammo a' campà", "tanto c'è chi ci pensa", ecc.
La "monnezza" di Napoli e dintorni ci fa capire, e non da adesso, che per amministrare la cosa pubblica occorre designare persone all'altezza dei compiti affidatigli, con esclusione di ogni clientelismo politico e malaffare "nascosto".
Occorre al momento giusto, prima che le cose degenerino, usare la maniera forte anche a costo di diventare impopolari.
Per esperienza personale ricordo, quale ex dirigente "concorsuale" di una struttura pubblica del Salernitano che, in occasione dell'accorpamento di preesistenti uffici pubblici, incontrai diverse resistenze da parte dei dipendenti da me gestiti ( per fortuna i Sindacati non si erano ancora "affacciati", altrimenti avrei diretto le mie "attenzioni" anche verso di loro.l...).
Alla fine, grazie al mio tenace e "impopolare" martellamento persuasivo, adottando anche provvedimenti drastici, fui in grado di raggiungere il fine pubblico per il quale venivo pagato .
Caro Bassolino, niente lacrime di coccodrillo: dimettiti!
Il governatore ( di chi, di che cosa? ) della Campania riteneva di continuare a scaricare su altri le proprie responsabilità sull'annoso problema dei rifiuti in Campania?
Ogni amministratore pubblico che si rispetti, a qualsiasi livello appartenga, ritengo, debba continuamente sottoporre a verifica i comportamenti delle strutture e uomini che gestisce.
Il caso Bassolino è il tipico andazzo di una certa Italietta del "tirammo a' campà", "tanto c'è chi ci pensa", ecc.
La "monnezza" di Napoli e dintorni ci fa capire, e non da adesso, che per amministrare la cosa pubblica occorre designare persone all'altezza dei compiti affidatigli, con esclusione di ogni clientelismo politico e malaffare "nascosto".
Occorre al momento giusto, prima che le cose degenerino, usare la maniera forte anche a costo di diventare impopolari.
Per esperienza personale ricordo, quale ex dirigente "concorsuale" di una struttura pubblica del Salernitano che, in occasione dell'accorpamento di preesistenti uffici pubblici, incontrai diverse resistenze da parte dei dipendenti da me gestiti ( per fortuna i Sindacati non si erano ancora "affacciati", altrimenti avrei diretto le mie "attenzioni" anche verso di loro.l...).
Alla fine, grazie al mio tenace e "impopolare" martellamento persuasivo, adottando anche provvedimenti drastici, fui in grado di raggiungere il fine pubblico per il quale venivo pagato .
Caro Bassolino, niente lacrime di coccodrillo: dimettiti!
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