Ritengo che alle prossime elezioni, qualunque sia l'esito, il quadro politico ne uscirà ancora più confuso.
Non solo per la conflittualità fra le diverse "cose" e negli stessi schieramenti, coalizioni o "ammucchiate", ma perchè ciascuno dei leaders o presunti tali ci terrà a recitare, come sempre , la parte della prima donna.
C'è chi si mette a recitare un copione ormai scontato: quello della tolleranza zero verso clandestini e rom, eccetera, eccetera.
Chi, illudendosi di essere un grande statista, dice di voler correre da solo senza "stampelle".
Chi ancora, ritiene di rappresentare il nuovo quando è una vita che campa di rendita alle spalle degli illusi che lo hanno votato consentendogli così di avere un posto "fisso"in ambito politico o parapolitico.
Vediamo un pò se hanno il barbaro coraggio di ripresentarsi alle elezioni del prossimo aprile coloro che hanno causato dei danni irreparabili in Campania per non aver saputo o potuto gestire la raccolta dei rifiuti.
Un pubblico invito a Pecoraro Scanio:occupati di altre cose ma lascia stare la politica, perchè è una cosa seria e non deve essere intesa come una recita a pappagallo di notizie prese qua e là e vomitate a ruota libera come da bignamino.
Vale anche per i pregiudicati con o senza patteggiamento che pretendono ancora di gestire la cosa pubblica quando nei confronti di alcuni di essi sono scattate le manette per essersi appropriati di soldi pubblici.
E poi in tanti a "corteggiare" la Chiesa Cattolica con la speranza di acchiappare voti fra i tanti suoi "parrocchiani".
Senza dimenticare i tanti sindacalisti della Trimurti, già approdati o approdandi al Palazzo.
Direbbe il buon Totò: "ogni limite ha la sua pazienza"!
E se affidassimo ai militari, coadiuvati da magistrati (quelli buoni), la gestione del Paese Italia per cinque anni, così come avvenuto in Grecia anni fa?
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