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venerdì 5 settembre 2008

"ROVINATI" DALLE CASE ( POVERINI...)

Stamattina, mentre navigavo a torso nudo mi sono imbattuto in un vecchio articolo di Panorama con notizie di acquisti a prezzi stracciati di appartamenti di enti publici ( se non sbaglio anche dell'Inpdap) da parte di alti magistrati e di vip raccomandati politicamente.
Questo non è che l'effetto prodotto dalla cosiddetta cartolarizzazione che ha affidato ad apposite società ( Scip,ecc.) il compito della svendita degli immobili pubblici.
In effetti si sono buttati a pesce, data l'ingordigia scattata dopo aver fiutato l'affare, persone di ogni rango e di ogni risma.
Probabilmente affetti anche da un senso di insicurezza che solo un tettuccio sulla testa ( specie a Trastevere...) riesce in qualche misura ad attutire.
E che dire del "povero" Mastella che ha comprato per sè e per i suoi appartamenti in blocco?
Simili comportamenti certamente non hanno nessuna rilevanza penale, ma sicuramente sul piano etico vengono decisamente condannati dalla maggior parte dei cittadini non adusi a certi stili di vita.
Lo scenario delle "case" rivela uno spaccato della sempreverde Italietta.
Almeno Di Pietro, a parte l'appartamento cartolarizzato già Inail, le case se l'è fatte per conto suo da vero professionista immobiliare, Occhetto a parte..
Casa, dolce casa diceva spesso mia nonna quando spolverava i cimeli di famiglia quasi fossero delle creature.
Casa, dolce casa, lo dicono in cuor loro anche i tanti furbetti con attico ai Parioli acquistato a prezzo inferiore a quello di un modesto trilocale a Centocelle.
Meditiamo gente, meditiamo.

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