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martedì 22 aprile 2008

Chi vincerà la sfida tra Rutelli e Alemanno?

Rutelli è Rutelli, con annessi e connessi.
Alemanno, dall'aspetto alquanto dimesso, potrebbe farcela a diventare il nuovo sindaco capitolino.
Certamente, una volta sindaco della Caput Mundi, avrà come "consigliori" i vari Storace ( ricorda tanto Starace), Er pecora ( alias Teodorico Buontempo, così ribattezzato anni fa da Cicciobello), Fini, ecc..
Una cosa è sicura: Rutelli o Alemanno, la Gente è stanca delle solite chiacchiere che non approdano a nulla.Anzi.
I nodi cruciali su cui dovrà lavorare senza indugio il nuovo sindaco di Roma e che tutti conosciamo bene sono:
-immigrati irregolari e che delinquono
-smantellamento degli insediamenti di clandestini
-potenziamento delle forze dell'ordine
-dotazione di armi alla polizia muncipale
-sistemi di videosorveglianza nei quartieri e zone a rischio
-reclutamento di volontari scelti fra i cittadini disponibili al fine di collaborare con le forze
dell'ordine "armati" solo di cellulare
-avviamento forzato a lavori socialmente utili, al posto della pena detentiva, per delinquenti di
qualsiasi nazionalità autori di reati non gravissimi
L'elenco è certamente più esteso di quello dovrà essere fatto, ma ci auguriamo che Rutelli o
Alemanno sapranno dare delle risposte immediate e incisive alle aspettative dei romani.

giovedì 10 aprile 2008

Google Video

YouTube - Canale di attibassi

YouTube - Canale di attibassi

Due magnifici bastardi

Ce li hanno scaricati in giardino, nella casa di Lido dei Pini, circa due anni fa.

Erano cuccioletti allora, i due lupoidi, con manto focato e dallo sguardo "umano".

Senza convinzione, sia io che mia moglie, Silvia, avevamo cercato allora di "disfarcene", o attraverso un negozio di animali oppure attraverso la nostra rete di amici e conoscenti, amanti dei cani.

Alla fine abbiamo deciso di tenerceli, i due gemelli.

E non ce ne pentiamo.

Ora sono un pò più grandicelli.

Red che è più grosso, per gelosia abbaia spesso contro il suo gemello, Dick, e gli mangia tutto quello che risece a sottragli dalla ciotola appena il fratello si allontana.

Il povero Dick sembra un martire quando, rassegnato, è costretto a sorbirsi le "furiose" abbaiate contro di lui dal gemello Red a pochi centimetri dagli orecchi.

Sia io che mia moglie, ci sentiamo fortemente ricaricati da quando "mani ignote" introdussero nel nostro giardino i due amati "bastardi".

Sono due principini perchè hanno a disposizione un ampio spazio per i loro giochi e perchè vengono coccolati amorevolmente le volte ( spessissimo) in cui siamo nuovamente a Lido dei Pini.

La cosa fantastica è quando Dick, appena superato noi il cancello d'ingresso, ci viene incontro col suo giochino di stoffa ( una specie di nodo) per farci capire, col suo sguardo intenso e deciso, che ha voglia di giocare al "riporto".

Sarebbe capace di giocare un' intera giornata.

Un favoloso grazie a chi ce li ha fatti trovare nella nostra casa di Lido dei Pini di Anzio!

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Dick

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Red

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La casta sindacale

Era inevitabile che prima o poi si parlasse anche della casta sindacale ( ne parla, ovviamente in maniera più articolata e in forma di pamphlet, un giornalista dell'Espresso in un suo recentissimo libro).

Funzionano i sindacati come delle holding, contando sulla pigrizia o sul menefreghismo di coloro che dovrebbero tutelare.

Certamente il sindacato di oggi non è quello degli anni cinquanta e seguenti.

I loro leaders vogliono apparire come dei grandi statisti.

Sono veramente ridicoli.

Osservate il viso da clown di uno di loro ( è una maschera autoimposta).

Per non parlare poi dei tanti sindacalisti approdati in Parlamento.

In testa ci metto quello con casa ai Parioli e tasche e pancia piene ( ma un lavoro vero lo ha mai esercitato?).

Alla faccia dei tanti gonzi che ancora oggi credono alla sincera tutela dei lavoratori da parte dei sindacati.

Quelli che non sono ancora approdati in Parlamento acquisiscono qualifiche dirigenziali assieme ai loro manutengoli, specie nel parastato, alla faccia dei dirigenti veri che hanno superato seri concorsi e sono approdati alla qualifica di appartenenza nel rispetto delle regole.

Patronati, caf, controcaf, centri studi costituiscono la base economica dei sindacati che non hanno nulla a che vedere con quello che era lo spirito che animava le genuine lotte sindacali.

Senza contare alcuni sindacati cosiddetti "minori" che in qualche caso scimmiottano buffamente quelli "più grandi".

Concludiamo questa piccola "dissertazione" sindacale con la famosa frase di Totò : "E io pago, e io pago!".

totò pinocchio

mercoledì 9 aprile 2008

I veri precari

Ogni tanto mi soffermo a pensare a quanti, onorevoli collaudati e aspiranti tali, pensano allo scranno parlamentare più per il lauto stipendio, con annessi e connessi, che per motivazioni puramente ideologiche ( non tutti però ).

Essi sono i veri precari perchè non è detto che siano riconfermati alle prossime tornate elettorali e quindi il loro patema d'animo è quello dell'incertezza del domani ( parlamentare s'intende ).

I più scaltri si adoperano durante il mandato a crearsi collegamenti vari al fine di non mutare in peggio la loro condizione sociale ed economica una volta finito il mandato.

Questo s'intende nell'ambito della riforma elettorale auspicata dai più, Di Pietro in primis, perchè il mandato elettorale non superi i tre anni.

martedì 1 aprile 2008

BIBLIOTECA

http://bibloss.blogspot.com/

Alle prossime elezioni vincerà il PIASBA ( Partito Italiano degli Astensionisti ,delle Schede Bianche e Annullate)

Da quello che vedo, che sento e quant'altro in materia elettorale, ho proprio l'impressione che ci sarà un gran Botto alle elezioni di aprile.
Basta ascoltare i cosiddetti leaders ( da Berlusca a Fini, Bossi e via discorrendo, compreso il Tonino Nazionale) per capire che non sono convinti neanche loro che ritornare a "dirigere" l'Italia sia possibile.
Ad ogni tornata elettorale, tutti, dico tutti, promettono una società migliore ( salute, scuola, lavoro, bla, bla, bla e ancora bla ).
Dopodichè si sprofonda nelle solite sceneggiate e battibecchi fra "stars" della politica.
La gente, e cioè quella che non ce la fa ad arrivare a fine mese , i giovani disoccupati con o senza laurea, coloro che per crisi aziendale vengono buttati in mezzo a una strada ( qualcuno si è deciso a farla finita), assistenza sanitaria da brivido in più di un contesto sanitario.
Di contro "onorevoli" con lauti stipendi, paragonabili a funzionarietti parlamentari per quello che contano ( in Italia non si sa ancora chi effettivamente comanda nel senso di cambiare le cose), che fanno finta di litigarsi addosso e aspettano che la legislatura duri quel tanto che gli consenta di ottenere una "onorevole" pensione.
Per non parlare poi dei sindacalisti della Triplice ( non tutti ) desiderosi di passare dall' "altra parte" a volo d'angelo, come hanno già fatto Bertinotti, Marini, Benvenuto, ecc.).
Come ciliegina aggiungiamo la "monnezza" della Campania e quel testardo di Bassolino che ancora sta al suo posto ( ci vergogniamo noi per lui: si vede che fare il Governatore conviene, eccome! ).
Questo è il quadro, aspettiamo "ficuciosi" gli eventi senza scomodare le società di sondaggi.